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| La quantità di carbonio che verrà liberata dal permafrost da qui al 2200 |
A causa dell'effetto serra si ha un costante scioglimento del permafrost, strato di ghiaccio che riveste il terreno alle alte latitudini, a sua volta responsabile di emissioni di anidride carbonica e metano. I dati, però, fin qui accumulati, sottostimerebbero il problema. Secondo i ricercatori del National Snow and Ice Data Center (NDSIC), in Colorado, entro il 2200 il permafrost perderà almeno due terzi della sua superficie, rilasciando nell'aria circa 190 miliardi di tonnellate di carbonio. Con ciò andrebbero rivisti i protocolli per la riduzione delle emissioni di CO2. Kevin Schaefer, a capo della ricerca, dice che alla base del fenomeno c'è il ritorno alla luce di quantità enormi di organic material stored for thousands of years (at least 12 thousand years): Plants and animals of the past, due to fermentation and decay, release into vast amounts of CO2. Similar results were also obtained from the University of Florida. But not all converge to these conclusions. There are also many experts believe that nature will be able to regulate itself. In practice, the overabundance of carbon in the air will be offset by a large plant proliferation, such as to absorb most of the CO2 vented to atmosphere. For posterity will judge.
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